mercoledì 2 gennaio 2013

Fuga...


Correvano, i tre correvano ormai da giorni… scappavano dalla follia, dalla furia, dalla morte.
Jake si voltò a guardare la valle alle loro spalle:  nubi di polvere si levavano in lontananza.
Veicoli, tre… erano riusciti a trovarli, sapevano che non sarebbe stato facile, probabilmente impossibile riuscire a sfuggire agli schiavisti, ma a dirla tutta cominciava a sperare di esserci riuscito. Ormai mancava poco, le luci della grande Fornace si scorgevano oltre il crinale, ma ormai gli inseguitori erano vicini… troppo vicini. Se solo avessero avuto ancora un po’ più di tempo, solo qualche misero attimo... ma niente. Fu allora che Vaan si fermò.
“Che cazzo fai Vaan!? Manca poco, non possiamo fermaci ora!” gridò Jake “Coraggio Vaan, un ultimo sforzo!” ribadì Melanie 
“Non ce la faremo mai, sono troppo veloci: qualcuno dovrà restare indietro e rallentarli!” L’idea era venuta anche a Jake, ma non aveva avuto il coraggio di proporla: Vaan  era il suo miglior amico e Melanie la sua fidanzata, per giunta doveva essere anche incinta, visto che la pancia continuava a crescerle nonostante non stessero mangiando ormai da settimane. Solo il pensiero di perdere uno di loro era per lui atroce.
“Scegli una carta” Vaan aveva tirato fuori un mazzo di carte da gioco “Chi prende la carta dal minor valore, resta indietro... coraggio, non abbiamo più tempo!”.
Jake era titubante, conosceva bene Vaan. Esitò qualche istante, ma poi decise di pescare: la mano tremolante si avvicinò al mazzo consunto... una donna di cuori… poi guardò Vaan  estrarre la sua carta, che senza troppo stupore gli rivelò essere un due di picche “Il fato ha scelto. Andate, presto!!!” 
Jake ebbe solo il tempo di vedere Vaan  voltarsi ed iniziare a correre verso la polvere alzata dalle macchine, impugnando la sua Old Gun. In un  attimo riprese a correre verso la cima.
Dopo poco sentirono uno sparo: il colpo fu per Jake come un fulmine su per la schiena, poi un altro, martello pneumatico nella testa, un altro ancora… ed infine il silenzio, sovrastato presto dai motori che riprendevano la loro corsa, ma ormai Jake e Melanie erano arrivati , erano in cima; oltre gli schiavisti non si sarebbero mai spinti.  Troppo rischioso.
Melanie, ansimante, aveva le guance rigate dalle lacrime “Vaan...” .Anche dagli occhi di Jake cominciò a scendere una  lacrima ed in men che non si dica si ritrovò a terra, singhiozzante come un bambino.
Melanie lo abbracciò, lo strinse forte a se e prendendogli la testa disse: “ehi… almeno siamo insieme... non so che avrei fatto se il fato non  avesse scelto te…” un'altra lacrima scese sulle guance di Melanie, stavolta di gioia.
“Fato…?” la parola usci dalla bocca di Jake come un sospiro, fredda e tremolante “… lui…” ed indicò oltre il crinale “Era Vaan, Vaan da Doppio Sei. E da quando lo conosco…” La voce gli si spezzo in gola “... non l'ho mai visto perdere una partita a carte.”

Immagine scaricata dal sito: http://www.zazzle.co.uk