giovedì 31 gennaio 2013

Manuale di Sopravvivenza: Parte 4

 E dopo molto (mooolto) tempo, ecco il prosieguo del Manuale di Sopravvivenza!
Lo so, questo titolo è un po' troppo altisonante per ciò che rappresentano in realtà queste poche righe, generate perlopiù da come io immagino possa presentarsi un futuro apocalittico distorto, ingiusto e violento. Non voglio certo mettermi a confronto con le vere guide di Sopravvivenza, che spiegano tutto su come comportarsi in caso di emergenza, dove trovare rifugio, come reperire cibo ed acqua, saper riconoscere gli aspetti utili della flora e combattere quelli selvaggi della fauna e via dicendo. Non sono un avventuriero, nè un'escursionista, nè un ranger dell'esercito. Non sto raccogliendo armi e provviste nello scantinato in vista di una catastrofe nucleare, non sto addestrandomi nello sparare o nel nascondermi... niente di tutto questo. E come non lo sto facendo io, approssimativamente neanche il 99,9% (e più) della popolazione mondiale lo sta facendo.
Certo, in alcuni posti la Sopravvivenza è un'esigenza giornaliera, non come noi che ci lamentiamo della connesisone internet lenta o degli straordinari a lavoro (ma questo è un altro discorso).
Quello che voglio dire è che, nonostante tutte le premesse, tutti i rischi e tutti i possibili "presagi", lo stesso 99,9% (e più) degli individui che non sono pronti ad accogliere una crisi mondiale (ma anche di entità più contenuta), sono gli stessi che difronte ad un disastro globale si ritroverebbero completamente spiazzati, disperati e distrutti sia nel corpo che nella mente.
E questo ci porta a ripartire dal punto catastrofico al quale eravamo rimasti: costruire il Nuovo Mondo.
Se tutti fossimo preparati ad una cosa del genere, il problema non si porrebbe (si fa per dire, ovviamente), poichè tutti gli esperti che hanno dedicato anni ad una simile preparazione, saprebbero già cosa fare: le morti per assideramento e mancanza di ossigeno sarebbero ridotte al minimo, poichè nessuno si spingerebbe oltre i confini del proprio rifugio già appositamente preparato, non subito almeno. Il rischio di attacchi di banditi sarebbe un problema secondario, poiché tutti avrebbero già un piano in mente e sarebbero intenti perlopiù a badare alle risorse accumulate per il proprio sostentamento... tuttavia, si parla sempre per ipotesi. Sono dell'idea che chiunque, anche il più preparato degli scout, di fronte ad una simile situazione MAI PRIMA D'ORA affrontata, si ritroverebbe spiazzato e la sua Sopravvivenza non sarebbe così scontata... affatto!

Dunque, visto che nessuno di noi è preparato ad un simile scenario e che a dirla tutta non lo saremo mai, è facile pensare che risorgeremo come comunità disorganizzate, senza un piano preciso in mente, senza le giuste conoscenze, le giuste attitudini e senza la benchè minima preparazione psico-fisica. Molti morirebbero anche dopo essere riusciti ad innalzare le mura di un qualche insediamento, distrutti dal clima avverso, dalle malattie, dalla siccità, dalla mancanza di igene e dai continui attacchi dei banditi, troppo impegnati ad uccidere e a razziare per progredire al rinnovo della società.
Purtroppo si sa, l'essere umano è meschino e privo di ogni rimorso difronte all'esigenza di Sopravvivere, quindi questi problemi non svaniranno mai. La società non risorgerà dalle ceneri, poiché non vi era nulla a sorreggerla se non la paura primordiale dell'uomo, ora annientata come le case e le strade. Le istituzioni politiche non verranno più alla luce: mancherebbe l'unione, l'interesse a meri discorsi e promesse, interessi ora più che mai incentrati sul tirare avanti con i pochi mezzi a disopsizione; senza contare che moltissimi dei beni che oggi siamo abituati a vedere tutti i giorni, non verrebbero mai più prodotti, limitando non solo il nostro modo di vivere, ma la nostra abitudine a pensare a come risolvere i problemi: non ci saranno più compagnie elettriche, idraulici, ditte di trasporti, aziende agricole e quant'altro.

Tutti questi aspetti messi assieme, danno effettivamente l'idea di un mondo e di una società in continua disgregazione, dove tutto nasce e viene abbattuto, in un ciclo continuo di violenza e disperazione... ma dopotutto sono queste le prime fasi di assestamento per la continua lotta alla Sopravvivenza  dell'uomo, che non vedrà la fine dei suoi giorni in quest'era... è sicuro.

E per chi non avesse ancora letto le precedenti parti, ecco quì il LINK

Immagini scaricate da:
http://it.123rf.com
http://sebastopolgoose.deviantart.com

sabato 26 gennaio 2013

GDR: Perchè?

 Perchè? Cominciando questo post con una domanda, mi riferisco al perchè qualcuno dovrebbe scegliere di prendersi un manuale, piccolo o grande che sia, sfogliarlo tutto fino in fondo, apprenderne le regole e decidere di cominciare un'avventura... Allo stesso modo, perchè qualcuno dovrebbe decidere di unirsi ad un gruppo di altri giocatori e sedersi ad un tavolo che non presenta alcun aspetto fisico e concreto apparte qualche foglio ed una matita, usando la sua sola immaginazione e poc'altro al fine di impersonare qualcun'altro in un altro mondo?
Non sarebbe più comodo sedersi sulla propria poltrona, accendere console o PC e far partire un gioco dalla grafica mozzafiato, con dettagli, storia, automatismi semplici e rapidi e quant'altro? E' più eccitante, vedi con i tuoi occhi il mondo attorno a te, non devi sforzarti di immaginare il grosso demone sputafuoco o l'imponente carro armato, poichè li hai davanti. E allora, perchè?
Premetto che io stesso sono un'amante di videogiochi tanto quanto dei GDR cartacei, quindi non voglio in alcun modo favorire nessuno dei due in particolar modo, ma solo cercare di puntare un riflettore su questa modalità ludica spesso sottovalutata rispetto ai più moderni intrattenimenti.

I GDR cartecei affondano le proprie radici nei primi del novecento, diretti parenti dei primi wargame (giochi da tavolo di guerra tramite miniature di soldati) e ad oggi si presentano ai nostri occhi così come li conosciamo, semplici libri, tomi e manuali.
Innanzitutto, parlando per esperienza personale, il primo impatto con un gioco di ruolo cartaceo mi ha offerto tutto un'insieme di emozioni che nessun videogioco mi aveva mai dato. E' la sensazione di avere qualcosa di tuo, una trasfigurazione immaginaria ma seppure esistente nell'universo del gioco: fai davvero parte di qualcosa, di un frammetno di storia che tu stesso costruisci, senza che sia nessuno ad importi dei limiti e permettendoti di sparziare in ogni modo possibile. Ma non sei da solo, poichè i tuoi compagni di avventura prendono parte a tutta questa evoluzione: quando siedi al tavolo da gioco vedi i loro personaggi, il grande guerriero dalla superba armatura, il subodolo ladro, l'abile cecchino. E davanti a te, il mondo prende forma, si modella all'interno della tua testa lasciando un marchio indelebile, poichè sei TU ad averlo creato, è tuo tanto quanto la pelle del personaggio che interpreti, tuo quanto il pesante borsone pieno di roba che si porta sulla spalla.
Non servono capacità particolari per un gioco di ruolo, non bisogna essere attori, scrittori o artisti: tutto si sviluppa in maniera automatica facendo ricorso ad un dono che tutti noi abbiamo ma che spesso non usiamo perchè abituati a concretizzare in gran parte quello che vediamo, senza lasciar sforzare troppo l'immaginazione, che resta tuttavia presente e pronta a scatenare immagini nitide e reali tanto quanto quelle che ci si parano davanti.
Puoi essere davvero ciò che vuoi in queste situazioni ed il semplice divertimento non pone obblighi di supremazia, perchè non vi sono nè vinti nè vincitori, soltanto tu, la strada che costruisci e percorri assieme ai tuoi amici ed il coinvolgimento di un mondo che anche se non è il tuo, ti appartiene per quelle ore... In tutto e per tutto.

Immagini scaricate da:
http://houseofbrockman.blogspot.it/2012/12/no-more-silent-nights.html
http://ericmikols.hubpages.com/hub/Pen-and-Paper-Picking-a-Roleplaying-Game

mercoledì 23 gennaio 2013

Botte, schianti, tagli e fori!

Il titolo di questo post lascia decisamente molto spazio all'immaginazione (e pensare che ci ho anche pensato parecchio prima di scriverlo). Perchè allora parole dolorose così a caso? Beh, in un mondo come quello di Nameless Land non sarebbe affatto strano ricevere una di queste quattro ingiurie almeno un paio di volte al giorno... a fare la differenza è l'intensità.

Tuttavia veniamo al sodo, perchè in questo post tenterò di spiegare un po' di meccaniche del gioco, riguardanti lo specifico caso del combattimento!
Essere in grado di provvedere a se stessi anche durante uno scontro violento, è una delle caratteristiche fondamentali ai fini della sopravvivenza nel mondo di Nameless Land. Vi sono molteplici fattori in grado di portare un individuo alla morte, ma i combattimenti svettano sicuramente in cima alla classifica: animali selvaggi, orrori mutanti, bande di criminali, razziatori, ladri, disperati... Tutti sono in grado di nuocere alla vita di un Figlio del Nuovo Mondo.

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All'interno del gioco di Nameless Land, certi delicati momenti vengono trattati considerando tutti i fattori non solo derivanti dalla forza fisica o dalla precisione, ma anche dalla propensione mentale e dalla capacità di pensare con la massima lucidità alle proprie mosse.
Il combattimento è strutturato da classici turni come nella stragrande maggioranza dei Giochi di Ruolo, dove i componenti dello scontro si alternano al fine di compiere le proprie mosse. Oltre a questo, ogni componente dispone di un numero variabile di Slot Azione (da 3 a 5, il cui numero dipende dalla rapidità di movenza del personaggio, ovvero il parametro Prontezza), che rappresentano la sequenza con cui l'attaccante decide di compiere il proprio turno: potrebbe scegliere di gettarsi dietro un riparo e sparare ai bersagli, cercare nel proprio zaino una bomba e lanciarla vicino al gruppo di squilibrati in avvicinamento, correre verso il proprio nemico con un pesante martello, gettarsi a terra e rotolare sotto il rottame di un auto e via dicendo.
Più l'azione è complessa e/o più tempo richiede per essere portata a termine, più questa consumera Slot Azione. Ovviamente ci vorrà meno tempo a sparare alla cieca con un mitra, invece che prendere accuratamente la mira con un fucile di precisione pronto a sputare un singolo proiettile nel cranio di un bastardo. In questo modo, ogni genere di azione, dalla più comune alla più complessa e bizzarra, sarà caratterizzata da un tempo di completamento ben preciso, che permetterà al giocatore di gestire il proprio turno in maniera strategica e ponderata.
Il parametro Strategia inoltre, pone una componente fondamentale alla base del concetto di "chi mena per primo, mena di più" e non stabilisce soltanto l'alternarsi dei componenti dello scontro in base a parametri quali l'Intelligenza o la mera Fortuna, ma rappresenta anche la capacità di rimanere vigili ed attenti ai particolari anche prima dello scatenarsi di uno scontro, il che pone certamente in una posizione di vantaggio.

Come per tutte le prove all'interno del gioco, anche nel combattimento viene usato il Dado %. Per quanto riguarda gli attacchi, con un unico lancio, il personaggio (e ovviamente anche i nemici) potrà determinare se il colpo sferrato è andato a buon segno e la zona del corpo colpita, rendendo fluidi anche rapidi attacchi in sequenza. 
Vengono inoltre ampliamente spiegate tutte le situazioni tipiche di uno scontro, come lo schivare i colpi avversari, il pararsi con scudi, pezzi di armatura e persino armi, disarmare l'avversario, saltargli addosso per immobilizzarlo, correre al riparo e via dicendo. Conseguentemente, vengono trattate anche cose come armature e loro danneggiamenti in base ai colpi avversari e l'intensità di questi, coperture, danneggiamento delle armi e così via.
Le situazioni che possono formarsi all'interno di un combattimento rappresentano una varietà praticamente infinita di possibilità e per quanto riguarda il gioco di Nameless Land, questo tenta il più possibile di avere una risposta alle più svariate necessità dei combattenti, che si tratti di scelte strategiche o mera furia sanguinaria.

E per i più esigenti, viene anche trattata una sezione a parte riguardante il combattimento a bordo di rombanti veicoli: spalmare qualche mutante sopra il parabrezza di un auto, distruggere ostacoli ed altri veicoli a bordo di un massicio camion, modificare struttura ed armamenti dei veicoli più svariati, il tutto contornato da sparatorie dai vani di un pick-up e così via.
Non dimentichiamoci inoltre della svariata gamma di armamenti acquistabili o ideabili, che rendono le esperienze di combattimento un divertente... massacro.



Il tutto è spiegato nella maniera più ampia possibile, come tutte le regole e le meccaniche del gioco di Nameless Land. Ed anche se purtroppo è impossibile far fronte a tutti i generi di scenari, il gioco in se da all'Artefice ed ai Giocatori gli strumenti per destreggiarsi al meglio nelle situazioni più complesse ed articolate.

lunedì 21 gennaio 2013

Doni del Nuovo Mondo [Parte 5]

Proseguiamo ancora con la quinta parte dedicata ai Doni del Nuovo Mondo. E non siamo ancora neppur vicini alla fine di questi tratti sovrumani con i quali il vostro personaggio potrà entrare a contatto.
Caratteristiche animali, capacità forse legate a misteriosi poteri mentali, adattamenti innaturali alla vita nell'inospitale Nuovo Mondo e chissà cos'altro... ma a dir la verità, in questo futuro non vi sono molti scienziati, quindi non tentate di trovare una risposta logica a tali evoluzioni, perchè non sempre la logica sarà disposta a chiarirvi le idee... a dirla tutta, quasi mai.

E come sempre, ecco i capitoli precedenti!

Doni del Nuovo Mondo [Parte 1]
Doni del Nuovo Mondo [Parte 2]
Doni del Nuovo Mondo [Parte 3]
- Doni del Nuovo Mondo [Parte 4]

Buona Lettura! :)


Malformazione Controllata
Non appena sei nato, chiunque abbia visto il tuo volto, ha pensato che purtroppo tu fossi un'altra aberrazione del Nuovo Mondo: il tuo corpo era normale, ma la tua faccia era un ammasso di carne, ossa e muscoli senza un ordine ben preciso. I giorni passavano e nonostante tu fossi sopravvissuto, il tuo volto continuava a mutare e a cambiare fino a diventare miracolosamente come quello di tutti gli altri. 
Ma non si trattava di un'incredibile casualità, poiché in futuro hai appreso che tale mutazione poteva essere sottomessa al tuo volere, semplicemente concentrandoti e passando le mani sul tuo volto, come per plasmare un vaso di terracotta. La tua testa può praticamente cambiare la conformazione sia ossea che muscolare, anche fino a renderti irriconoscibile. Ottimo per camuffarsi.

Ossature Multiple
Il corpo umano (in genere) ha più o meno 300 ossa, dalle più minuscole situate in mani e piedi, alle più robuste di gambe e braccia. Ma per come sei nato, questo numero non ti bastava ed il Nuovo Mondo a deciso di donartene circa il doppio. Anche se non si trattano di ossa vere e proprie, costituiscono degli strati aggiuntivi alla tua struttura portante, occupando persino lo stesso spazio.
Ciò rende le singole ossa più resistenti, anche se costituite da più sezioni. Ciò non altera in alcun modo il tuo aspetto fisico, ma tale bizzarria funge come da armatura aggiuntiva... Un'armatura che però si può ridurre in brandelli, quindi non montarti troppo la testa.

Frusta Tendinea
Da bambino eri terrorizzato quando ti capitava di svegliarti con le braccia avvolte da strane corde rossastre e semoventi. Qualcuno (o tu in prima persona) ha provato a staccarle, reciderle, bruciarle o comunque distruggerle in qualsiasi modo, ma a parte all'agonia non succedeva niente, poiché le strane corde continuavano a crescere e a fuoriuscire dai tuoi avambracci costantemente. Col passare del tempo hai imparato ad usare questa mutazione a tuo vantaggio, riuscendola a comandare a tuo piacimento in ogni modo possibile.
I tuoi tendini altamente mutati sono quindi in grado di fuoriuscire a comando dai tuoi avambracci ed allungarsi fino a dieci metri senza recarti il minimo fastidio (a meno che questi non vengano danneggiati). Possono afferrare oggetti, aiutarti nelle scalate e colpire i nemici in modo efficacie e preciso. Adesso non hai più paura di quelle “strane corde”.


martedì 15 gennaio 2013

Tecnologia nel Nuovo Mondo

Causa del Grande Disastro e dello sterminio di incalcolabili vite, il #R.O.O.T. è anche responsabile di aver tentato di eliminare ogni traccia di tecnologia dal vecchio mondo. Anche se quest'ultimo intento non ha incontrato un esito pienamente soddisfacente, ha di certo contribuito a far arretrare considerevolmente le conoscenze dei sopravvissuti, trovatosi ad affrontare ciò che restava di un mondo nato dal progresso tecnologico, senza gli strumenti adatti per farlo.
Tuttavia, a distanza di secoli dal Grande Disastro, la preziosa tecnologia ha ritrovato alcuni dei suoi utilizzi, sebbene modificati dalle odierne concezioni di utilità e progresso.

Ecco quindi cos'è la Scienza Perduta.

Buona lettura! :)



Tecnologia: questa parola è forse l'unica in grado di far drizzare le orecchie ad ogni abitante del Nuovo Mondo. Il motivo è molto semplice: dal momento in cui il #R.O.O.T. ha a suo tempo scrupolosamente rimosso ogni traccia della tecnologia per promuovere i propri scopi, la poca che oggi è stata riportata a galla, frutto di faticosi e lenti progressi, è considerata essere di grandissimo valore. Scienza Perduta la chiamano in molti; il perché di tale nome non è quindi un mistero.
Alcuni ad ogni modo fanno confusione trovandosi a parlare di Scienza Perduta: non tutti gli oggetti alimentati elettricamente, vittime quindi prime degli impulsi elettromagnetici, sono considerati essere alla stregua di pura tecnologia. Vi sono cose infatti più semplicemente riproducibili di altre, dopotutto l'energia non esisteva solo nel vecchio mondo ed è quindi a disposizione di chiunque abbia l'ingegno o le disponibilità adeguate per farlo: i generatori alimentati a combustibile sono i maggiori sostenitori energetici del Nuovo Mondo, grazie alla loro facile reperibilità ma soprattutto grazie al Carbotone, che in tutto e per tutto ha rimpiazzato l'ormai svanito olio nero. I veicoli a motore, che usano il medesimo (ed il solo) carburante rappresentano un bene assai maggiore e non sono affatto facili da trovare e da acquistare, ma principalmente perché si tratta per la stragrande maggioranza di mezzi del vecchio mondo con impianti di iniezione modificati e centraline elettriche riparate. Il guaio infatti è che non è affatto facile trovare veicoli ancora intatti dopo le esplosioni e trecento anni di disuso, per non parlare poi di mezzi navali o aerei. Vi sono altri svariati esempi di falsa Scienza Perduta, ma per il momento mi interessa parlare di cos'è la vera tecnologia nel Nuovo Mondo.


Antico valore
Molti reperti storici del vecchio mondo sono considerati avere un certo valore e quindi arrivare a rappresentare una merce di scambio rara in gran parte dei mercati. Di certo una vecchia tavola da surf o il copertone squarciato di un camion di oltre trecento anni potrebbero andare bene come fermaporte, ma questo non è il caso della vecchia tecnologia, quella cioè scampata alle intemperie del Grande Disastro. Naturalmente, anche nel caso di apparati delicati come quelli di cui parliamo, tre secoli sono certo un rilevante fattore degradante, quindi non è facile trovare simili gingilli tenuti in buono stato e che hanno goduto di una manutenzione esperta (seppure rozza) nel corso degli anni.
Il valore della vecchia tecnologia, tanto più alto di quella nata dopo il Grande Disastro, è da attribuire alla fine e precisa realizzazione che i grossi macchinari dell'epoca potevano offrire al fine di comporre opere d'arte tecnologiche atte a ricoprire ogni funzionalità nella realtà di tutti i giorni così come nei sofisticati centri di ricerca o basi militari. Oggi, riprodurre dispositivi del genere è solo un lontano sogno, quindi scordatevi di vedere lunghi corridoi costellati di computer, squillanti cellulari nascosti in buie tasche, elettrodomestici multifunzionali, edifici quasi totalmente comandati dalla tecnologia e via dicendo.
Il Nuovo Mondo ha riprodotto la sua piccola parte di sgraziata tecnologia, ma soltanto per gli scopi più essenziali e senza potersi evolvere a causa delle scarse informazioni riguardanti la Scienza Perduta.


Nuovo mondo e tecnologia
Molte delle cose nate in quest'era sarebbero sicuramente risultate impossibili senza l'ausilio della tecnologia. Per fortuna, intraprendenti menti del Nuovo Mondo si sono impegnate affinché questa forza potesse nuovamente venire in aiuto della razza umana. Tuttavia le esigenze sono cambiate e cambiato è anche il modo con il quale la tecnologia offre il propri servigi al Nuovo Mondo.
Tutti i più grandi insediamenti, in special modo le Capitali dei Continenti, fanno uso di imponenti e numerosi macchinari senza i quali sarebbe impossibile mantenere la propria influenza e le proprie ricchezze. I veicoli, come già detto, seppure non troppo rari, si trovano in mano ai pochi in grado di permettersene la produzione e la manutenzione. A causa di continue interferenze elettromagnetiche e sbalzi di correnti e temperature, è pressoché impossibile installare metodologie efficaci di comunicazioni a lunghe distanze, che non siano tramite missive cartacee o ben più rare e fin troppo antiche tecniche di messaggistica (codice morse, da pochi conosciuto fra l'altro).
Esistono anche monumentali opere di pura tecnologia come lo Steel Horse o il Ponte Volante del Nord, costruite da menti superiori tuttavia scomparse misteriosamente dopo la realizzazione di tali monolitiche costruzioni di Scienza Perduta. Per non parlare poi degli impianti, diretti discendenti delle creazioni del Dottor Keval e vera branchia di cultura per tutti i ricercatori del campo del Nuovo Mondo. A quanto pare, i progetti di arti e sostituti artificiali sono stati riportati alla luce forse da qualche base abbandonata del #R.O.O.T. ed implementati dagli scienziati ed i tecnici del Nuovo Mondo, che tutt'ora continuano a produrre questi prodigi dell'era post-apocalittica in grado di far venire la bava alla bocca a molti viandanti. Non sono certo paragonabili all'impiantistica New Life, alle Bio-macchine o ai prodigi del #R.O.O.T., ma sono certo una cosa della quale andare fieri fra la gente del Nuovo Mondo.

Questo è quanto: per il momento la nostra attuale conoscenza della tecnologia si ferma qui, bloccata da alte barriere erette dalla poca conoscenza e le limitate risorse. Il #R.O.O.T. non sarà certo riuscito interamente nel proprio scopo, ma per il momento è riuscito a fermare il progresso delle nostre menti, forse per sempre...

venerdì 11 gennaio 2013

A,B,C del Disastro

Scrivo questo post per riproporre e riprendere tre post in particolare del vecchio blog che forse non tutti hanno avuto modo di leggere, ma con i quali ho intenzione di proseguire. Ecco a voi le prime tre paginette del "Manuale di Sopravvivenza".

Ma innanzitutto, cosa sarebbe questo Manuale di Sopravvivenza? Non è senz'altro il manuale del gioco, purtroppo! Tratta invece, in maniera generica, dei vari aspetti del durante e del dopo Disastro, in cui il mondo collasserà su se stesso a causa delle esplosioni nucleari, evento che quindi riprende in tutto e per tutto lo scenario di Nameless Land. Non intende voler offendere o pretendere di istruire nessuno, ma solo di riflettere su alcuni punti chiave di un disastro di questa portata, invitando anche i lettori a riflettere su... cosa sarebbero disposti a fare per sopravvivere.

Detto questo, non aggiungo altro se non..

Buona lettura! :)





Foto scaricata da: http://welshguy78.blogspot.it/2011/09/zombie-apocalypse-survival-guide-part-1.html

lunedì 7 gennaio 2013

Anno nuovo, nuovo GDR

Salve a tutti e buon anno!
Sì, ormai sono un po' in ritardo per gli auguri, ma semplicemente perchè oggi si ricomincia con la stesura serrata di Nameless Land. Contiamo che questo 2013 porti in grembo diverse novità, fra le quali l'uscita del manuale demo in formato PDF scaricabile e la successiva uscita cartacea di Nameless Land: Figli del Nuovo Mondo.

Nel corso dell'anno ormai passato, abbiamo avuto modo di farci conoscere un po' in giro, portare il nostro progetto agli occhi di appassionati ed interessato (speriamo) i nostri fan mostrando loro i punti di forza di questo GDR Post-Apocalittico.

Buoni propositi per quest'anno? Far esplodere qualche testata nucleare e mostrarvi Nameless Land in tutte le sue desolanti e distruttive forme.

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mercoledì 2 gennaio 2013

Fuga...


Correvano, i tre correvano ormai da giorni… scappavano dalla follia, dalla furia, dalla morte.
Jake si voltò a guardare la valle alle loro spalle:  nubi di polvere si levavano in lontananza.
Veicoli, tre… erano riusciti a trovarli, sapevano che non sarebbe stato facile, probabilmente impossibile riuscire a sfuggire agli schiavisti, ma a dirla tutta cominciava a sperare di esserci riuscito. Ormai mancava poco, le luci della grande Fornace si scorgevano oltre il crinale, ma ormai gli inseguitori erano vicini… troppo vicini. Se solo avessero avuto ancora un po’ più di tempo, solo qualche misero attimo... ma niente. Fu allora che Vaan si fermò.
“Che cazzo fai Vaan!? Manca poco, non possiamo fermaci ora!” gridò Jake “Coraggio Vaan, un ultimo sforzo!” ribadì Melanie 
“Non ce la faremo mai, sono troppo veloci: qualcuno dovrà restare indietro e rallentarli!” L’idea era venuta anche a Jake, ma non aveva avuto il coraggio di proporla: Vaan  era il suo miglior amico e Melanie la sua fidanzata, per giunta doveva essere anche incinta, visto che la pancia continuava a crescerle nonostante non stessero mangiando ormai da settimane. Solo il pensiero di perdere uno di loro era per lui atroce.
“Scegli una carta” Vaan aveva tirato fuori un mazzo di carte da gioco “Chi prende la carta dal minor valore, resta indietro... coraggio, non abbiamo più tempo!”.
Jake era titubante, conosceva bene Vaan. Esitò qualche istante, ma poi decise di pescare: la mano tremolante si avvicinò al mazzo consunto... una donna di cuori… poi guardò Vaan  estrarre la sua carta, che senza troppo stupore gli rivelò essere un due di picche “Il fato ha scelto. Andate, presto!!!” 
Jake ebbe solo il tempo di vedere Vaan  voltarsi ed iniziare a correre verso la polvere alzata dalle macchine, impugnando la sua Old Gun. In un  attimo riprese a correre verso la cima.
Dopo poco sentirono uno sparo: il colpo fu per Jake come un fulmine su per la schiena, poi un altro, martello pneumatico nella testa, un altro ancora… ed infine il silenzio, sovrastato presto dai motori che riprendevano la loro corsa, ma ormai Jake e Melanie erano arrivati , erano in cima; oltre gli schiavisti non si sarebbero mai spinti.  Troppo rischioso.
Melanie, ansimante, aveva le guance rigate dalle lacrime “Vaan...” .Anche dagli occhi di Jake cominciò a scendere una  lacrima ed in men che non si dica si ritrovò a terra, singhiozzante come un bambino.
Melanie lo abbracciò, lo strinse forte a se e prendendogli la testa disse: “ehi… almeno siamo insieme... non so che avrei fatto se il fato non  avesse scelto te…” un'altra lacrima scese sulle guance di Melanie, stavolta di gioia.
“Fato…?” la parola usci dalla bocca di Jake come un sospiro, fredda e tremolante “… lui…” ed indicò oltre il crinale “Era Vaan, Vaan da Doppio Sei. E da quando lo conosco…” La voce gli si spezzo in gola “... non l'ho mai visto perdere una partita a carte.”

Immagine scaricata dal sito: http://www.zazzle.co.uk