mercoledì 21 novembre 2012

Gocce nel Deserto (Parte 2)

Profonde spaccature della superficie, come enormi bocche spalancate, sono un'altra eredità lasciata dal Grande Disastro.


In alcune di queste voragini furono trovati dei frammenti di un particolare cristallo conosciuto oggi con il nome di Carbotone. Tale materiale è alla base di molti utilizzi nel Nuovo Mondo e Zeton nasce proprio nella voragine più grande esistente e quindi, più ricca di Carbotone. Soboth Trako, il regante della Prima Capitale nonché uno degli Otto Dominatori, ha scoperto i vari utilizzi del nero cristallo e ne ha rivendicato il possesso, insediandosi in un grande palazzo rozzamente costruito al centro della gigantesca miniera brulicante di migliaia di operai in continuo movimento, rumorose macchine di estrazione e guardie mercenarie armate fino ai denti.
La cosa che colpisce di più di Zeton non è tanto la sua struttura esterna, con abitazioni scavate nella roccia e nubi di nero fumo che aleggiano continuamente nell'aria, quanto cosa giace sotto di essa: centinaia di bui cunicoli scavati nella pietra si intrecciano fra loro, rilevando antri sconosciuti e tesori di vecchie civiltà sprofondate nell'entroterra. Oscure leggende parlano di minatori abbandonati nelle miniere, divenuti mutanti assetati di sangue a causa del Carbotone stesso.

Molti viaggiatori si mettono spesso in marcia per Zeton per acquistare scorte di materiale grezzo a buon prezzo, oppure con l'intenzione di addentrarsi nei freddi tunnel o per acquistare le letali armi al Carbotone prodotte solo nella Prima Capitale del Continente Nord.
I visitatori ad ogni modo sono avvertiti: uno sgarro a Zeton equivale alla certezza di essere “assunti” a vita come minatori, o di morire per mano del famigerato Hod Brecabow, capo dei mercenari.