domenica 17 febbraio 2013

Personaggi del Nuovo Mondo


Ex Dominatore del Continente Nord, capo-custode di Zeton "La Fauce Nera", Prima Capitale del Continente Nord

Età: 65 anni.
Soprannome: Signore del Carbotone, Ottavo Dominatore, Sovrano Nero.
Aspetto esteriore: I pochi che ricordano le sembianze di Soboth, parlano di un uomo robusto alto circa un metro e settanta, privo di capelli e leggermente ricurvo. Dicono che indossasse abiti molto scuri e di pregiata fattura, seppur consunti dal tempo. Le cicatrici e le ferite del passato ricoprono interamente il suo corpo, ma la cosa che tutti ricordano molto bene sono le sue mutazioni, ostentate sempre con fierezza: il nudo braccio destro presentava notevoli escrescenze di Carbotone, tanto che sembrava essere fatto interamente di cristallo e nella cavità oculare sinistra ormai vuota, era stato accuratamente incastonato il primo frammento di Carbotone mai estratto, perfettamente liscio ed oscuro come la notte. Adesso c'è chi afferma che Soboth sia diventato un mutante quasi interamente ricoperto di Carbotone, ma tutti si guardano bene dall'affermare apertamente una cosa del genere.



Il Dominatore di Zeton, colui che un tempo regnò sull'intero Continente Nord, sicuramente una delle persone più ricche esistenti nel Nuovo Mondo ed allo stesso tempo una delle più enigmatiche ed oscure, come i cristalli che tanto agogna. Prima della scoperta della grande voragine, Soboth non era nient'altro che un'anima in viaggio per il Nuovo Mondo con il solo intento di sopravvivere, come moltissimi altri. Nel suo futuro mai avrebbe pensato di arrivare a costruire ciò che ora è l'insediamento di Zeton, ma la cosa certa è sempre stata la sua scaltrezza ed abilità negli affari: in passato riuscì a racimolare piccole fortune comprando, modificando e rivendendo ogni genere di attrezzatura anche solo lontanamente utile.
Dopo la scoperta del grande giacimento, la sua curiosità lo portò a studiare la strana pietra narrata soltanto nelle storie delle Lande.
Più Soboth proseguiva i suoi studi e più lo scuro cristallo penetrava dentro di lui, nella sua mente, nel suo cuore e sotto la sua pelle. Quando infine sorse dalle rovine della vecchia città, portò con se le mutazioni, frutto e conseguenza delle molteplici ricerche e suo futuro vanto.
Ben presto si arricchì notevolmente con la vendita del Carbotone e le sue gesta si sparsero così velocemente nel Nuovo Mondo che tutti cominciarono a rispettarlo, omaggiarlo e soprattutto temerlo. Nel giro di qualche anno Soboth si ritrovò al comando di un intero esercito di guardie e mercenari, muovendo così tali forze in cerca di altre preziose voragini: si insediò negli scavi di Valle Nera, Mekkith, Alvastro e moltissimi altri, scacciando e spesso uccidendo i suoi rivali. 
Secondo Soboth nessuno aveva il diritto di usare ciò che lui stesso aveva scoperto.
A questi punti, il controllo del grande Soboth sul Continente Nord era indiscusso e presto tutto il vasto territorio divenne famoso per il commercio del Carbotone. Persino gli altri Dominatori spendevano volentieri le loro risorse per assicurarsi un appoggio seppur marginale da parte di Soboth Trako, che faceva pagare caramente certi “favori”. 
Quando però venne il momento di ritirarsi dal dominio del Continente, Soboth non ne sembrò affatto turbato ed i suoi affari non ne risentirono minimamente... Ciò che era suo resta tutt'ora suo, poiché la potenza di cui possiede è ancora elevatissima: ogni scavo, ogni più piccola scheggia di Carbotone in giro per il Nuovo Mondo è controllata in un modo o nell'altro da Soboth, che ha sviluppato una comprensibile ossessione per ciò che lui stesso definisce la più grande scoperta del Nuovo Mondo.
Nessuno sa però cosa adesso egli faccia veramente nel suo palazzo, poiché dopo che vi è entrato, nessuno l'ha più visto uscire: si rifugia nelle sue stanze, tenendo sotto controllo ogni singolo aspetto della vita di Zeton e delle sue proprietà, dando ordini tramite le proprie guardie personali e preparando la sua seconda ascesa come il dominatore indiscusso del Nuovo Mondo.

“Prima di me, non c'era niente... ”

Foto scaricata da:
http://delpanoz.deviantart.com