Salve a tutti sopravvissuti!
Eccoci all'ormai settima parte del nostro modesto (sempre meglio ricordarlo) Manuale di Sopravvivenza, una serie di documenti da noi scritti che in realtà vogliono porre all'attenzione di voi lettori, tutti gli aspetti di una possibile "convivenza" a braccetto con una realtà post-apocalittica.
Abbiamo visto il perché un olocausto nucleare potrebbe arrivare a far inginocchiare il nostro mondo, di come non è impossibile che alcune persone possano sopravvivere ad un simile e disastroso evento e di come queste possano rialzarsi per cercare di erigere da prima un saldo gruppo di vagabondi, fino a gettare le fondamenta ed innalzare un baluardo di speranza e di unità civile, ovvero un insediamento... dopodiché abbiamo visto come questo potrebbe crollare come un castello di carte in cima al Monte Bianco.
Ma bando alle ciance ed andiamo ad illustrarvi di cosa parleremo in questo capitolo.
Per chi inoltre si fosse perso (e ciò sarebbe male!) le altre "puntate" del Manuale di Sopravvivenza, ecco a voi un po' di link!
Capitoli 1, 2 e 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Andiamo ora a cominciare, parlando di "stili di sopravvivenza".
SEDENTARIO
Come già detto, negli appuntamenti passati abbiamo prontamente affrontato i rischi e i benefici di una sopravvivenza sedentaria. Ciò vorrebbe dire starsene al sicuro dietro solide mura e/o protetti da un gruppo di sorveglianti ben armati... Purtroppo però, non è così semplice: chi vi assicura che riuscirete a dimostrarvi in grado di contribuire alla nascita e al progresso di un insediamento sicuro e ben difeso? Magari la vostra schiena è troppo fragile per sopportare i lavori di costruzione e mantenimento di una cittadina protetta a dovere e dovrete accontentarvi di qualche catapecchia in mezzo al deserto, alla mercé di banditi, schiavisti e dio solo sa quale contorta bestia.
La qualità della vostra nuova vita sedentaria, risulterà essere direttamente proporzionale al contributo che potete dare all'intera comunità: se avete delle conoscenze in campo medico, potreste prendevi cura dei feriti e degli ammalati; se invece il vostro punto di forza è il combattimento, potrete offrirvi come protettori dell'insediamento. Ma cercate sempre di tenere a mente che la vostra permanenza, nonostante queste premesse, non sarà MAI garantita e ciò potrebbe portare anche a dispute e confronti violenti con i vostri concittadini.
Tuttavia una vita sedentaria non si riferisce necessariamente alla permanenza in un insediamento (grande o piccolo che sia); singoli individui o gruppi ben più limitati di sopravvissuti, potrebbero preferire la tranquillità di un piccolo rifugio, come un bunker, un seminterrato nascosto, una capanna in cima a una montagna e via dicendo. In questo caso, il/gli abitante/i dovranno scegliere con cura il proprio nascondiglio, studiare una serie di sistemi difensivi, turni di vedetta e magari prendere in considerazione l'installazione di qualche trappola per respingere o mettere fuori combattimento i ben più che probabili assalitori. Vivere in questo modo significa stare attenti ad ogni singola mossa, poiché un gruppo di poche persone (o una sola) ha dalla sua parte l'ingegno e l'ottima organizzazione, anziché il numero e la potenza bellica: niente rumori troppo forti, niente fuochi o bagliori facilmente avvistabili, niente tracce, scie o o strade battute che conducano al nascondiglio. Tuttavia, un simile stile di sopravvivenza ha dalla sua parte una ben più grande flessibilità, dove la """pace""" è sostenuta dai pochi componenti (che non dovrebbero mai essere più di 10), per i quali risulterà più facile riuscire a convivere in armonia e di conseguenza, affrontare i problemi e le diatribe con più calma e comprensione... Ma tutto questo è solo in linea teorica, dopotutto nessuno vieta ad uno dei vostri compagni di tagliarvi la gola durante il sonno o di spifferare l'ubicazione del nascondiglio alla prima banda di stronzi in cambio anche solo di un po' d'acqua e di cibo.
Nel prossimo capitolo, continueremo a parlare di Stili di Sopravvivenza con... IL VIANDANTE
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Immagini scaricate da: http://www.johnbrito.net e http://wiiwerekids.blogspot.it